Verso l’estero noi italiani nutriamo spesso una certa diffidenza, figuriamoci verso l’estremo oriente! Sarà forse che secoli di conquiste e scorribande subite su tutto il territorio ci portano ad avere un atteggiamento di difesa della nostra identità. In questo modo però rifiutiamo un confronto che non porterebbe ad assumere usi e costumi differenti, ma al contrario a comprendere meglio, e radicare ancora di più, i nostri.
Una volta arrivati in Cina la nostra diversità è sempre stata accolta con grande entusiasmo, fornendoci anche canali preferenziali. In biblioteca, ad esempio, noi “foreigners” siamo sempre esonerati da code e prenotazioni per qualsiasi attività, e questo sembra anche compiacere gli altri partecipanti, che si accalcano per prendervi parte. In genere i genitori degli altri bambini, dopo le lezioni, confabulano tra risatine sommesse per trovare qualcuno che conosca un po’ di inglese (merce rara da queste parti!), unico ponte dove noi e loro possiamo incontrarci. Il tempo è volato e oggi, sabato 20 aprile, è stata per noi l’ultima lezione di origami. Al termine la bibliotecaia ha voluto lasciare dei regali ai bambini e con l’aiuto dell’interprete inglese ci ha detto che spera di rivederci presto ad Hangzhou. Più tardi ci sono stati i saluti con la maestra di kung fu che, dopo aver scattato numerose foto con i tre allievi, con le guance un po’ arrossate e lo sguardo leggermente schivo, ha sussurrato: “I will miss you”. Poi mi ha prontamente chiesto l’indirizzo e-mail.
Infine i ragazzi che qui in università si prodigano per farci sentire a nostro agio e non farci mancare nulla, hanno quella cura particolare di coloro che lo fanno con piacere e forse persino con orgoglio. Chi conosce da più tempo questa realtà ci ha confermato che in cambio cercano arricchimento e opportunità, che derivano dai rapporti interpersonali (sempre nel rispetto dei ruoli che qui appare chiaro esser ben delineati). Così noi cogliamo con gioia ogni occasione per invitarli fuori a mangiare, e le cene di saluti prima della partenza seguono senza soluzione di continuità quelle di benvenuto dopo l’arrivo. Durante la serata le parole e il compiacimento dei ragazzi per la particolare attenzione che gli riservano i bambini, si tuffano nei continui brindisi che rendono l’atmosfera alquanto goliardica.